Dante è alle porte e manca un mese ormai al suo ritorno! Intanto Capcom ci regala una Demo su PlayStation 4.
Fin da subito il gioco ha un grande impatto, il gameplay è rimasto fedele al titolo originale con armi da fuoco e armi bianche con in più un braccio meccanico, oltre al vecchio Devil Bringer, questa versione è in grado di danneggiare gli avversari o colpirli con un’onda d’urto e in più offre la possibilità di spostarsi in aria molto in fretta. Questo dipende anche dal tipo di Devil Bringer equipaggiato dato che ce ne sono due categorie: Overture e Gerbera. Il primo lancia appunto un onda d’urto, il secondo offre più agilità in aria. Diversamente dalle altre l’arma da fuoco “pistola” sembra essere solo un deterrente contro i mostri, almeno nella demo, per tenerli fermi mentre ci si prepara a colpirli con la spada.
Avviata la demo dovremo farci strada in una città desolata e corrotta dal male, la città è sovrastata da un inquietante albero demoniaco che arriva fin nel cielo. Affronteremo bestie infernali pronte a fermare il nostro cammino senza pietà.
Tuttavia nel proseguimento dell’avventura non è possibile comprare un potenziamento o sviluppare il personaggio!
La demo di Devil May Cry 5 finisce proprio sul più bello.
Dopo aver proseguito nel livello arriviamo alla boss battle. Un combattimento che non si rivela semplicissimo, anzi può dare più di qualche problemino!
Anche se breve possiamo dire che questa demo di Devil May Cry 5 è adrenalina mista ad una regia spettacolare.
Non mancano i dialoghi pre-boss battle che non risultano banali! Di Dante nemmeno l’ombra… l’unico dubbio e preoccupazione è che i personaggi non vengano sfruttati totalmente a pieno.
Non possiamo far altro che aspettare l’uscita del gioco completo per toglierci ogni dubbio!
Sono nato nel 1988, originario di Adrano, un paesino del Catanese. Grazie al mio percorso di studi presso l’Accademia Di Belle Arti Di Palermo, in Progettazione&Design ho sempre accolto l’Arte nella mia vita quotidiana, ritenendola una fonte d’ispirazione in grado di mantenermi vivo.
La passione per i videogiochi mi accompagna sin da bambino, dall’età di 11 anni, una passione che muta nel tempo, continuamente, verso generi complessi e diversi anche se prediligo il genere Survival/Horror e il genere Fantasy… Quindi potete immaginare che bella infanzia! Cerco sempre l’arte anche attraverso i videogame ponendo attenzione al “termine”.
Nel mio mondo un po’ strambo sono presenti il pensiero filosofico di Kandinsky e l’occhio per il particolare di Gustav Klimt!
Nella mia vita amo essere una persona con una trasparenza stratificata, perché credo sia l’unico modo per poter vivere sperimentando e imparando ad ogni occasione che si presenta, arricchendosi sempre di qualche strato nuovo in più!