Dying Light, uno dei titoli migliori dedicati all’universo Zombie.
La software house Techland sembra ormai prossima ad annunciarne la data d’uscita entro la fine di quest’anno. In un’intervista, Tymon Smektala “lead designer” del progetto, ha svelato nuovi dettagli sul secondo capitolo della serie, che si preannuncia più vasto e complesso rispetto al primo. In Dying Light 2 saranno presenti delle fazioni che potremo aiutare o combattere a seconda dei casi. Le fazioni avranno idee diverse su come sopravvivere, che le metteranno spesso in contrasto tra di loro.
Il programmatore ha fatto un esempio, illustrando il rapporto conflittuale tra due di esse: i Peacekeeper e gli Scavengers. I due gruppi sono in lotta per la conquista di una piscina abbandonata, luogo ideale per la costruzione di un avamposto. I primi hanno intenzione di farne un campo d’addestramento, strumento utile a potenziare le truppe nell’eterna lotta ai “non morti”. I secondi invece sono convinti che solo l’agricoltura possa restituire una speranza all’umanità, quindi la struttura sia il luogo ideale per coltivare risorse. Tra i due litiganti c’è un terzo “incomodo”, rappresentato dal gruppo degli “Untainted”, fieri sostenitori della produzione e consumo di droghe, utili a potenziare i propri membri.
In base alle nostre esigenze potremo decidere se aderire o meno ad una di esse, sia per un periodo di tempo limitato, sia in via definitiva. Ci saranno altre “frange” su cui Smektala ha mantenuto il segreto. Come già annunciato durante la presentazione del gioco all’ultimo E3, in Dying Light 2 protremo metterci alla guida di veicoli. La condizione imprescindibile per farlo sarà quella di possedere delle taniche di carburante, un elemento che ci costringerà spesso a collaborare con gli Scavengers, unici produttori del liquido. Purtroppo il programmatore non ha aggiunto altri particolari sul titolo, e ha concluso il suo intervento con la promessa di futuri aggiornamenti nel breve periodo.
Sono nato nel 1988, originario di Adrano, un paesino del Catanese. Grazie al mio percorso di studi presso l’Accademia Di Belle Arti Di Palermo, in Progettazione&Design ho sempre accolto l’Arte nella mia vita quotidiana, ritenendola una fonte d’ispirazione in grado di mantenermi vivo.
La passione per i videogiochi mi accompagna sin da bambino, dall’età di 11 anni, una passione che muta nel tempo, continuamente, verso generi complessi e diversi anche se prediligo il genere Survival/Horror e il genere Fantasy… Quindi potete immaginare che bella infanzia! Cerco sempre l’arte anche attraverso i videogame ponendo attenzione al “termine”.
Nel mio mondo un po’ strambo sono presenti il pensiero filosofico di Kandinsky e l’occhio per il particolare di Gustav Klimt!
Nella mia vita amo essere una persona con una trasparenza stratificata, perché credo sia l’unico modo per poter vivere sperimentando e imparando ad ogni occasione che si presenta, arricchendosi sempre di qualche strato nuovo in più!