Anthem – Gioco Libero e Overworld

Anthem permette anche di esplorare liberamente “l’open world” costruito da BioWare.

Nella modalità Freeplay di Anthem, in cui sembra che le possibilità siano molte e in particolare si potranno affrontare eventi, missioni randomizzate, combattere la fauna e persino miniboss occasionali, raccogliere attrezzi, materiali di lavorazione, codici con informazioni sul mondo ed altri gadget.

Una volta raggiunta la piattaforma di lancio, il gioco prende il volo. Letteralmente. Forse proprio l’occasione per padroneggiare la mobilità dello strale: Il Gioco Libero.

Catapultati fuori da Fort Tarsis, in cima alle mura che lo separano dall’esterno, basta un salto nell’aria per allontanarci dal forte, precipitando a grande velocità mentre il vento fischia tra le fessure dello strale con un comparto audio eccezionale.

E così a pochi centimetri dall’acqua di un fiume, acceleriamo vertiginosamente, alzando onde e schizzi. Stiamo volando, ed è qualcosa di spettacolare e divertente ma soprattutto una meccanica fondamentale per muoversi mentre esploriamo ma sarà solo momentaneo perché i motori si riscalderanno costringendoci a scendere a terra per raffreddarli.

Ma quello che ci ha stupito sono le Vallate, le fessure fra le montagne, ponti naturali di tronchi intrecciati e vestigia delle costruzioni dei creatori, tutto sa di maestoso, sempre differente e stupefacente.

Il movimento di Anthem si trasforma così in voli, planate, salti e corse per far ricaricare la barra del surriscaldamento, picchiate e cabrate, schivate e lunghe traversate, a pelo d’acqua o sotto alle cascate, per mantenere la temperatura ideale per il proprio strale.

A fronte di una mappa non estesa, lo sviluppo in verticale la renda una mappa che invita l’esplorazione, attraverso modi non convenzionali di ricerche a segreti e scorci, in maniera simile, ma non uguale nella fruizione dello spazio, a Zelda Breath of The Wild. Come nel capolavoro Nintendo, la dimensione non estesa della mappa ci aiutava a memorizzare le posizioni dii avamposti, punti di interesse, dungeon, i quali dovremo raggiungere solo con l’aiuto aiutandoci della bussola e sul senso dell’orientamento, visto che, fuori dalla modalità storia, non avremmo indicatori, rendendo ogni situazione ancora più casuale.

L’esplorazione libera mette anche alla prova con le missioni “overworld”, si attivano soddisfacendo condizioni in spot precisi della mappa o incrociando truppe e avamposti del Dominio.

Le missioni si diversificano in base all’area di gioco in due sottocategorie, sostanzialmente uguali fra loro. Se incrociamo degli strali alleati in difficoltà, gestiti dal IA, sarà nostro compito salvarli, superando, insieme a loro, numerose ondate di nemici. Oppure saremo messi di fronte ad un avamposto dove dovremo distruggere determinate provviste del nemico o raccogliere indizi, elementi, oggetti vari disseminati nella mappa. Anche se divertenti, queste missioni sono tuttavia il punto debole, perché fin troppo simili fra loro. Ci auguriamo e lo speriamo che Anthem riceva aggiornamenti per migliorare la diversità di queste tipologie di missioni overworld. Giocando con degli amici il divertimento è garantito, studiando tattiche e mettendole in pratica, sapendo di avere sempre qualcuno su cui poter contare e con cui comunicare direttamente sopratutto nel gioco libero!

Tutto Questo è quello che fino ad ora, a soli pochi giorni dal debutto di Anthem, ci spinge a consigliarvi di vivere questa nuova avventura firmata BioWare! Ricordandovi che il gioco sarà sempre in aggiornamento e sviluppo.

Secondo noi BioWare saprà stupirci se le diamo la fiducia che merita.

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