John Garvin di Bend Studio ha dichiarato alla rivista videoludica britannica EDGE che nel gioco “tutti i sistemi entrano in azione in modo tale che rendano impossibile la prevedibilità, e questo è ciò che rende l’esperienza davvero fantastica. Il numero e la varietà di cose diverse che possono accadere durante una partita sono astronomiche, e per raggiungere questo livello devi avere tutti i sistemi di gameplay al loro posto.
Non puoi mettere a punto un titolo simile se non hai ancora sistemato il sistema di combattimento corpo a corpo, o il crafting. Tutti i moduli ingame devono operare allo stesso tempo, ed è una cosa che ha richiesto del tempo”.
Uno degli ingranaggi del motore di gioco di Days Gone è quello basato sul rapporto simbiotico tra il protagonista e la sua moto, a cominciare dalla gestione del carburante: “Non è qualcosa che si vede molto spesso nei videogiochi perchè è molto difficile bilanciare la gestione del carburante. Non si vuol punire l’utente obbligandolo a rifornirsi costantemente di carburante quando ne è a corto. Ma d’altra parte, vuoi anche avvertire quella tensione che deriva dalla paura di rimanere senza benzina in un momento concitato della partita”.
L’ambientazione del gioco avrà un ruolo determinante nell’economia di gioco, o almeno questo è quanto promessoci dal dirigente di Sony Bend Jeff Ross per il lancio del suo action OpenWorld, un esclusiva PlayStation 4 per il 26 aprile nell’atttesa vi lasciamo godere un video che mostra com’è cambiato graficamente dall’annuncio ad ogg il titolo tanto atteso.
Sono nato nel 1988, originario di Adrano, un paesino del Catanese. Grazie al mio percorso di studi presso l’Accademia Di Belle Arti Di Palermo, in Progettazione&Design ho sempre accolto l’Arte nella mia vita quotidiana, ritenendola una fonte d’ispirazione in grado di mantenermi vivo.
La passione per i videogiochi mi accompagna sin da bambino, dall’età di 11 anni, una passione che muta nel tempo, continuamente, verso generi complessi e diversi anche se prediligo il genere Survival/Horror e il genere Fantasy… Quindi potete immaginare che bella infanzia! Cerco sempre l’arte anche attraverso i videogame ponendo attenzione al “termine”.
Nel mio mondo un po’ strambo sono presenti il pensiero filosofico di Kandinsky e l’occhio per il particolare di Gustav Klimt!
Nella mia vita amo essere una persona con una trasparenza stratificata, perché credo sia l’unico modo per poter vivere sperimentando e imparando ad ogni occasione che si presenta, arricchendosi sempre di qualche strato nuovo in più!