Secondo il recente articolo di Kotaku, diversi dipendenti di casa BioWare avrebbero sofferto di complicati periodi di “crunch” dovuti allo sviluppo di Anthem, descrivendo la casa videoludica seriamente in crisi.
BioWare sostiene la sua tesi dicendo tali parole: la salute dei nostri dipendenti è un qualcosa che prendiamo molto seriamente. Creare giochi, specialmente nuove IP, sarà sempre una delle maggiori sfide. Facciamo tutto quello che serve per cercare di rendere il tutto salutare e senza stress, ma sappiamo anche che c’è sempre margine di miglioramento. Come studio e come squadra, accettiamo tutte le critiche che ci vengono fatte a causa dei nostri giochi, specialmente dai nostri giocatori. Il processo creativo è spesso difficile ma la ricompensa di mettere nelle mani dei giocatori qualcosa che abbiamo creato è incredibile. Le persone nell’industria videoludica mettono così tanta passione ed energia per fare qualcosa di divertente.
Nel frattempo BioWare continua a lavorare e a migliorare sempre di più Anthem cercando di soddisfare quanto più possibile i propri videogiocatori, ed è questo quello che interessa a tutti noi di cui BioWare sembrerebbe farne ancora il suo punto di forza! Tutto il resto è noia!
Sono nato nel 1988, originario di Adrano, un paesino del Catanese. Grazie al mio percorso di studi presso l’Accademia Di Belle Arti Di Palermo, in Progettazione&Design ho sempre accolto l’Arte nella mia vita quotidiana, ritenendola una fonte d’ispirazione in grado di mantenermi vivo.
La passione per i videogiochi mi accompagna sin da bambino, dall’età di 11 anni, una passione che muta nel tempo, continuamente, verso generi complessi e diversi anche se prediligo il genere Survival/Horror e il genere Fantasy… Quindi potete immaginare che bella infanzia! Cerco sempre l’arte anche attraverso i videogame ponendo attenzione al “termine”.
Nel mio mondo un po’ strambo sono presenti il pensiero filosofico di Kandinsky e l’occhio per il particolare di Gustav Klimt!
Nella mia vita amo essere una persona con una trasparenza stratificata, perché credo sia l’unico modo per poter vivere sperimentando e imparando ad ogni occasione che si presenta, arricchendosi sempre di qualche strato nuovo in più!