Durante un’interessante intervista Chris Roberts ha voluto ricordare i vari e discussi problemi che hanno fatto discutere riguardo ad Anthem e le numerose critiche che hanno puntato il dito verso Electronic Arts e il team di BioWare, facendo una considerazione più che positiva sul futuro del gioco.
Roberts si focalizza anche su No Man’s Sky e alla determinazione di Sean Murray e dal suo team di sviluppo che è riuscito a superare i vari problemi che il titolo ha avuto al debutto grazie a periodiche pubblicazione di aggiornamenti che hanno permesso al titolo di migliorarsi.

“C’erano solo 13 persone a sviluppare No Man’s Sky e guarda cosa sono riusciti a tirare fuori. Il problema iniziale era che le aspettative dei giocatori erano così lontane dalla realtà, hanno immaginato tutte queste cose extra che non potevano entrare nel gioco. Hanno subito un’enorme quantità di critiche, ma si sono impegnati e hanno continuato ad aggiornarlo e a migliorarlo. Ora la percezione di quel gioco è cambiata e la stessa cosa può succedere con Anthem”. Parte del problema è dato dalò fatto che Anthem si porta dietro la cattiva nomea di EA e le persone sono predisposte a criticarlo perchè ritengono che EA rovini tutto. La gente ricorda poi il problematico sviluppo di Mass Effect Andromeda e crede che EA abbia indotto ancora una volta BioWare a rispettare delle tempistiche di lancio troppo stringenti. Non so se questa cosa sia vera o meno, ma di certo l’articolo di Kotaku ha contribuito a gettare benzina sul fuoco e ad alimentare i toni già accesi di questa discussione“.
Per il futuro di Anthem, BioWare sembrerebbe decisa a “cambiare tutto” superando tutti i problemi che affliggono il titolo fin dal debutto.
Sono nato nel 1988, originario di Adrano, un paesino del Catanese. Grazie al mio percorso di studi presso l’Accademia Di Belle Arti Di Palermo, in Progettazione&Design ho sempre accolto l’Arte nella mia vita quotidiana, ritenendola una fonte d’ispirazione in grado di mantenermi vivo.
La passione per i videogiochi mi accompagna sin da bambino, dall’età di 11 anni, una passione che muta nel tempo, continuamente, verso generi complessi e diversi anche se prediligo il genere Survival/Horror e il genere Fantasy… Quindi potete immaginare che bella infanzia! Cerco sempre l’arte anche attraverso i videogame ponendo attenzione al “termine”.
Nel mio mondo un po’ strambo sono presenti il pensiero filosofico di Kandinsky e l’occhio per il particolare di Gustav Klimt!
Nella mia vita amo essere una persona con una trasparenza stratificata, perché credo sia l’unico modo per poter vivere sperimentando e imparando ad ogni occasione che si presenta, arricchendosi sempre di qualche strato nuovo in più!