Final Fantasy VIII Remastered – L’intento non era svecchiarlo ma il desiderio di riviverlo

Finalmente vediamo realizzati i sogni dei fan storici della saga targata Square Enix.

Final Fantasy VIII, già al suo primo debutto portò numeri da capogiro, dando un nuovo impulso alla serie e facendola conoscere in ogni angolo del mondo.

La fantastica ottava fantasia finale era destinata a rivivere, e finalmente arriva una remastered oltre vent’anni dopo la sua uscita.

Final Fantasy VIII riuscì a conquistare milioni di giocatori, stregando la critica quasi universalmente e riuscì a togliersi dall’ombra del suo illustre predecessore (FINAL FANTASY VII). Ci viene regalata una versione “rifinita e corretta” delle avventure di Squall e Rinoa.

Una volta avviato il gioco le differenze sono evidenti, soprattutto per i modelli dei personaggi; finalmente i protagonisti acquisiscono un volto definito con dettagli.

Una remastered non un remake, quindi una rivisitazione che ha comunque dei limiti.

Un comparto audio magico che è rimasto lo stesso dell’originale; le tracce composte da Nobuo Uematsu sono ancora oggi belle da sentire anche vent’anni dopo. Una melodia come quella del Balamb Garden che è rimasta impressa nel tempo dopo tutti questi anni.

Ovviamente il resto del gioco non è stato toccato dagli sviluppatori, non sono presenti modifiche sostanziali al titolo. Non è stata modificata la storia quindi saremo ancora immersi in una trama tutt’altro che lineare. Lo stesso vale, per il gameplay; Final Fantasy VIII tronca tante tradizioni della serie introducendo il sistema di junction, puntando tutto sul ruolo delle invocazioni rispetto ai capitoli precedenti. Altra grande differenza riguarda le magie che non vengono imparate, ma possono essere raccolte ed utilizzate come se fossero oggetti.
Sono questi gli elementi che non sono stati piú usati nella serie a contribuire a rendere Final Fantasy VIII, nel bene e nel male, un’esperienza diversa.

Il battle system con combattimenti a turni pecca per i gamer che ormai sono abituati a sistemi di combattimento più dinamici.

Una delle poche novità della remastered sta nella possibilità di evitare gli scontri casuali premendo i due tasti analogici; una feature utile soprattutto per chi vuole rigiocare il titolo dopo averlo completato o per superare con tranquillità alcune fasi di gioco e altre due novità sono la modalità velocizzata e un boost utilizzabile in battaglia utile soprattutto per quelli alle prime armi o per chi vuole vincere facile.
Se come me avete amato la storia di Final Fantasy VIII, probabilmente lo amerete ancora. Se invece eravate già perplessi all’epoca, senza un legame con il titolo, i difetti e i limiti del passato vi salteranno all’occhi definendo che Final Fantasy VIII non è tra i titoli della serie invecchiati meglio. Con questa remastered non riesce a migliorarsi, ma l’intendo non era quello.
L’intento è quello di puntare il dito ai nostalgici, me compreso, che bramavano e desideravano soltanto una possibilità per rivivere l’avventura di Squall e Rinoa, e ci sono riusciti!

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