Durante il fine settimana appena trascorso è stata rilasciata la versione beta del prossimo videogioco dedicato ad una delle saghe horror più famose, iniziata negli anni 80, quella di Predator.
Predator: Hunting Grounds è stato disponibile per tre giorni su PlayStation 4 e PC tramite la piattaforma di Epic Games. La nostra prova si è svolta sulla versione PlayStation 4.
Facciamo subito una grande premessa, Predator: Hunting Grounds non è un titolo con una forte componente narrativa alle spalle, gli amanti dei giochi con una trama ben articolata e una campagna non possono trovare quello che cercano. Il gioco è un multiplayer, quindi vi è di sicuro un’immediatezza nell’azione, cosa che appunto non piacerà agli amanti delle storie ben fatte. Di sicuro questo particolare è da considerarsi una mancanza da parte degli sviluppatori perchè di spunti da poter prendere dai celebri film della saga potevano essercene molti.
Ma non tutto risiede però in questo, bisogna ammettere che gli amanti dei multiplayer potrebbero apprezzare il titolo. C’è anche da sottolineare che Predator: Hunting Grounds è si un videogioco fruibile solo con altri giocatori, ma in modo asimmetrico. Nel campo di battaglia scenderanno in azione le squadre di giocatori che prendono il ruolo degli “uomini” e un giocatore sarà il cacciatore e cioè lo spietato Alieno, il Predator.
I giocatori che devono affrontare le missioni come uomini sono impegnati nei loro obbiettivi, indipendentemente dalle mosse del Predator, il quale invece dovrà andare alla loro ricerca. Questa ricerca non è così scontata e trovare le proprie prede non sarà così immediato, data la grandezza delle mappe, di buone dimensioni se paragonate ad altre, come per esempio quelle di titoli come gli Star Wars: Battlefront.
Giocando nei panni dei soldati dovremo scovare informazioni che ci permetteranno di raggiungere i nostri obbiettivi, ma è nei panni del Predator che il gioco ci ha convinti maggiormente. Sia le dinamiche, che il ritmo sono ben riusciti, ci sarà possibile arrampicarci sugli alberi ed ovviamente avremo a nostra disposizione la vista termica per scovare i nemici da lontano e l’occultamento, un classico della saga.
Vogliamo fare anche delle note sul lato grafico e sonoro, positive per quanto riguarda i dettagli ravvicinati e le skin del nostro Predator, che potrà essere personalizzato in modo molto avanzato, dai colori, alla corporatura, fino ad arrivare ovviamente all’arsenale. Nota molto negativa invece per il contesto dello scenario, che nonostante il dettaglio, offre una qualità degli sfondi e degli scorci di basso livello a causa di un antialiasing non ottimizzato, ci auspichiamo che venga perfezionata, essendo ancora una versione non definitiva del gioco. Sono presenti poi difetti audio con voci che vengono percepite dal nulla e senza un senso preciso.
In conclusione Predator: Hunting Grounds potrebbe scontentare fortemente i puristi e gli amanti della saga horror ma al contempo convincere una fascia di pubblico che predilige i titoli multiplayer e che ama anche la saga di Predator.
Ciao sono Ivan
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